La RAI − Radiotelevisione italiana S.p.A. è la concessionaria del servizio pubblico televisivo e radiofonico italiano. Nata nel 1954 a Roma, è una delle aziende di comunicazione più grandi al mondo.
La storia della Rai risale ben prima però della sua fondazione. Grazie al decreto Regio n. 1067/1923, il 27 agosto 1924 nacque a Torino URI, l’Unione Radiofonica Italiana. Dopo una serie di cambiamenti, acquisti, prove tecniche e fusioni, nascono le prime due reti radiofoniche e nel ’50 fa la sua comparsa Terzo Programma (l’attuale Rai Radio 3). Il 3 gennaio 1954 venne inaugurata la prima trasmissione “Arrivi e Partenze” e venne aperto il primo canale televisivo, Rai 1; fu così che l’azienda assunse il nome con cui la conosciamo ora e iniziò a trasmettere regolarmente. Nel 1957, largamente in anticipo rispetto a quanto previsto, tutta l’Italia era coperta dal segnale Rai; iniziarono le prime trasmissioni pubblicitarie, e venne inaugurato lo studio storico di via Teulada 66 a Roma. Nel 1961 viene inaugurata Rai 2, e nel 1977 iniziano le prime trasmissioni a colori; di lì a poco, nel 1979, viene anche lanciata Rai 3, per la produzione e diffusione di programmi d’interesse regionale. Nel 1990 vengono inaugurati i primi programmi satellitari e nel 1997 con Rai Sat, nasce la prima divisione.
Nel 2005, la Rai sbarca sul web col suo primo canale YouTube, sul quale pubblica video tratti dal sito ufficiale, Rai.tv che dal dicembre dello stesso anno farà la sua comparsa sugli schermi di tutto il mondo. Con la nascita del Digitale Terrestre, la Rai debutta con nuove trasmissioni e canali, tra cui Rai 5, nel novembre del 2010; nello stesso anno nascono le webradio in streaming. Nell’estate del 2012, anche la Rai passa definitivamente e completamente al digitale, con lo spegnimento di tutti i canali analogici.
Ad oggi, la Rai possiede 24 canali televisivi, tra digitale terrestre e satellite, tra nazionali e regionali, tra cui 4 in HD. Per quanto riguarda i dieci canali radiofonici, i principali vengono ancora trasmessi in analogico, ma anche sul web, sul digitale terrestre e sul satellite.
Sul sito internet ufficiale è possibile consultare il palinsesto, le dirette e i programmi On Demand. Ma il sito offre anche i collegamenti alle principali reti, televisive e radiofoniche, e una panoramica delle notizie relative all’azienda attraverso i comunicati stampa e i link relativi. La Rai è disponibile su smartphone e tablet, sulle connected TV e sulla piattaforma MHP.
Per lavorare in Rai basta dare un’occhiata alle posizioni aperte, ed è inoltre possibile iscriversi per inserire profilo e CV.