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FAI – Fondo Ambiente Italiano

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Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è una fondazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di proteggere i paesaggi naturalistici e conservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale della Penisola italiana, attraverso il loro restauro o la salvaguardia.

La società nasce nel 1975 per mano di Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli dall’idea di Elisa Croce, figlia del filosofo Benedetto, sulla falsa riga del britanico National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty. Da allora, il FAI è cresciuto grazie alle donazioni dei suoi fondatori e di personaggi di spicco, tra cui troneggia Castello di Avio, di proprietà di Emanuela Castelbarco, nipote del noto direttore d’orchestra Arturo Toscanini, ceduto nel 1977 alla fondazione per il suo restauro; e poi ettari di macchia mediterranea, baie, interi borghi e strutture di pregio artistico e culturale come castelli e abbazie.

Negli anni Novanta, fu il turno di aziende e grandi enti: il FAI acquisisce infatti il noto Giardino della Kolymbetra, in provincia di Agrigento e lo cede in gestione alla Regione Siciliana; poco più tardi, alle cure della società viene affidata anche Villa Panza, a Varese, che oltre a ricevimenti e matrimoni ospita anche importanti mostre temporanee. Dal 1992, la fondazione promuove “Le Giornate di Primavera”per dare a tutti i cittadini la possibilità di visitare quei luoghi d’Italia che rimangono chiusi durante l’anno. Nel 2003, lo Stato cede al fondo Parco Villa Gregorianae e l’area verde di Punta Don Diego, in Sardegna. Il 2003 è anche l’anno del primo censimento “I Luoghi del Cuore”, un evento biennale messo a disposizione di tutti i cittadini che vogliano salvare un luogo storico, importante della propria città, area o provincia.

Nel 2008, l’azienda vitivinicola Donnafugata cede al FAI un giardino pantesco, e nello stesso anno, torna al suo antico splendore Villa Necchi Campiglio, restituita dopo tre anni di lavori alla comunità milanese. Nel 2011, è la volta di una società: Assicurazioni Generali dona in concessione al fondo l’ex Negozio Olivetti. Oggi sono 29 i beni ceduti al FAI e ben 116 le delegazioni sparse per tutta la Penisola. La sede centrale, attraverso la campagna “Puntiamo i riflettori”, permette ai distaccamenti di raccogliere fondi per campagne di interesse locale.

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