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Knowledge-Based Organization

All’interno del management strategico il processo di pianificazione non viene più determinato in modo asettico da chi è posto ai vertici aziendali e imposto, sulla base di un modello top down, a chi è in basso.

Tutti i livelli aziendali, in termini di responsabili di linea, vengono coinvolti nel processo di pianificazione. In questo modo essa risulta maggiormente integrata ed orientata verso una serie di obiettivi comuni. Il management potrà stabilire autonomamente (o quasi) la propria strategia vedendo le proprie scelte coordinate con i voleri di chi si trova ai vertici dell’azienda.

L’intero processo di pianificazione viene detto partecipativo (partecipative management). Ciò significa che la strategia viene indirizzata e negoziata in base alle competenze di chi fa azienda. Top e middle management sono ugualmente coinvolti nel processo di definizione della strategia sulla base di un processo che non è di tipo top-down come, invece, avveniva nella pianificazione strategica. Gli obiettivi, i programmi strategici e le risorse da impiegare vengono definiti sulla base di un processo di tipo negoziale e contrattuale tra tutti i livelli che compongono l’organizzazione.

Livello strategico ed operativo divengono coerenti in termini di programmi e budget senza divergenze tra formulazione e formazione della strategia. Non c’è un’imposizione dall’alto dunque tutti i livelli sono consapevoli degli schemi da dover seguire e degli obiettivi da raggiungere. L’organizzazione che si viene a creare sarà di tipo knowledge based ovvero basata sia sulle risorse umane che sulle competenze. Ne risulta che l’intera organizzazione è propensa ad innovarsi e modificarsi. Ciò significa che l’azienda nella sua interezza è motivata a sviluppare la cultura dell’innovazione perché la strategia non è soltanto razionale ma anche frutto di intuizioni creative di tutti. Il management diviene partecipativo e non relegato alla “stanza dei bottoni”.

Il processo di pianificazione avviene in questo modo:

il vertice stabilisce i suoi obiettivi
il vertice coinvolge i responsabili di tutte le divisioni
ciascuna divisione, sulla base delle proprie competenze redice un set di obiettivi divisionali orientati a quelli globali
la direzione del processo viene invertita nel momento in cui gli obiettivi delle divisioni devono essere valutati dal vertice.
Successivamente si definisce la strategia ad opera di direttori di divisione e responsabili di funzione.
Il processo risulterà molto più semplice da comprendere guardando questo grafico.

Sono la dimensione strategica ed operativa dell’impresa ad orientare la pianificazione. Le competenze di tutti i soggetti responsabili vengono prese in considerazione per realizzare la strategia e ciò avviene anche in fase di budgeting. L’interazione è alla base di questo tipo di management che si proietta ad una visione aziendale comune. Ne consegue che imprevisti e difficoltà vengono attenuati.

Antonino Loggia © Riproduzione Riservata