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Teoria classica delle organizzazioni: linee e staff, decentramento, divisionalizzazione, processi manageriali e decisionali

Dopo aver discusso il concetto d’organizzazione e le prime quattro unità d’analisi della teoria classica delle organizzazioni, passiamo ad analizzare le ultime quattro unità d’analisi: line e staff, decentramento, divisionalizzazione, processi manageriali e decisionali, altrettanto importanti per comprendere la teoria sopra citata, che fornisce gli strumenti fondamentali per qualsiasi approccio alla progettazione organizzativa.

Partiamo con l’analisi della differenza tra linee e staff. L’esigenza di una razionalizzazione delle posizioni ha fatto nascere la distinzione tra line, cioè linea gerarchica, e staff, soprattutto nelle organizzazioni più complesse. Uno staff di specialisti supporta un capo o supervisore di line nelle situazioni che la sua posizione richiede, in cui lo stesso non ha le conoscenze necessarie per operare. Lo staff fornisce al capo di line un aiuto specialistico. Tale aiuto è dato sotto forma di consigli, raccomandazioni e analisi che il responsabile di line sceglierà o no di utilizzare, mantenendo quindi la responsabilità della scelta finale.

Passiamo adesso al principio di decentramento. Secondo tale principio una suddivisione verticale dell’autorità e della responsabilità deve accompagnare la crescita in dimensioni di un’organizzazione e il conseguente passaggio a una sua strutturazione gerarchica. Il criterio della delega costituisce la base da cui partire per attuare il principio di decentramento: mentre il capo mantiene la responsabilità dei risultati generali, a ogni collaboratore viene dato un certo ambito d’indipendenza decisionale e operativa. L’obiettivo principale del principio di decentramento è, quindi, la suddivisione verticale delle varie responsabilità e decisioni.

Il principio di divisionalizzazione prevede invece la ripartizione orizzontale delle stesse responsabilità e decisioni, che può avvenire in base a diverse cose: i prodotti, le fasi del processo produttivo, la funzionalità, le aree geografiche, ecc.

Analizziamo ora l’ultima unità d’analisi: i processi manageriali e decisionali, che riguardano fondamentalmente l’identificazione delle attività di direzione d’azienda. Tali attività, così come sono state identificate dall’impostazione classica, sono essenzialmente le seguenti:

  • Pianificare e prevedere
  • Organizzare
  • Guidare e orientare i collaboratori
  • Coordinare
  • Controllare

Accanto a quella classica, ne esiste però un’altra che si è sviluppata verso gli anni ’50-’60 del secolo scorso, e che sottolinea l’importanza dei processi decisionali e della capacità di reagire e di cambiare per le imprese. E’ la dimensione organizzativa di un’impresa a presidiare, gestire e controllare i suoi processi decisionali. Osservando le similitudini tra organizzazioni diverse, entrambe le scuole di pensiero cercavano di ricavare delle regole e dei criteri che fossero validi universalmente.

L’approccio contingente, invece, si contrappone a questa impostazione perché ha come finalità quella di rilevare la diversità e la specificità delle varie organizzazioni, cercando anche di spiegare cosa porta a questa diversità. Si analizzano le variabili di base che condizionano la progettazione organizzativa: il settore industriale di appartenenza, la natura del suo capitale (pubblica o privata), la produzione di beni o servizi. In seguito, si passa all’analisi delle dimensioni dell’impresa, che tipo di tecnologia impiega, in che ambiente si trova a operare. Secondo quest’impostazione, nessun modello organizzativo è valido per tutte le situazioni, pertanto un’organizzazione deve adattarsi alle specifiche contingenze, e ciò di conseguenza incide sull’efficacia e l’efficienza di un’impresa. L’incertezza che caratterizza i vari compiti e le diverse attività ha, quindi, delle ripercussioni sulle strutture organizzative che è importante approfondire.

Presto parleremo di due modelli organizzativi, quello meccanicistico e quello organicistico, importanti per comprendere la struttura organizzativa di un’impresa.