Al momento stai visualizzando Specializzazione verticale e orizzontale

Specializzazione verticale e orizzontale

Dopo aver esaminato e seguito una struttura organizzativa nella dinamica del suo sviluppo, affrontiamo l’argomento che riguarda due processi detti di specializzazione verticale e orizzontale, che si verificano durante lo sviluppo stesso di un’azienda in seguito alle crescenti esigenze di coordinamento tra le diverse parti del sistema che si va formando.

Il processo di specializzazione verticale si ha quando vengono creati uno o diversi livelli di posizioni intermedie tra l’organo direttivo supremo e gli esecutori. I compiti vengono suddivisi in base al tipo, alla natura e all’importanza delle decisioni che si devono prendere e dell’autorità corrispondente. Il processo di specializzazione orizzontale si verifica quando l’aumento delle dimensioni di un’azienda e la conseguente complessità delle attività svolte portano a una divisione progressiva delle funzioni esecutive tra posizioni e unità che crescono continuamente di numero. La forma che la struttura prende è quindi piramidale: in cima troviamo le funzioni direttive, mentre alla base troviamo quelle esecutive. Chi occupa le posizioni più alte ha autorità di decisione su chi occupa quelle più basse. In realtà le funzioni direttive sono presenti in tutti i livelli della piramide, con l’eccezione di quello più basso, solo che varia la loro differenziazione, cioè l’ampiezza del loro potere diventa maggiore quanto più ci si avvicina al vertice della piramide.

Le funzioni direttive possono essere sostanzialmente suddivise in tre gruppi:

Alta direzione, in altre parole la direzione dell’azienda. Essa a sua volta si differenzia, nel processo di specializzazione verticale, in tre diverse fasce:

  • Direzione suprema, che consiste nel consiglio d’amministrazione, amministratore delegato e presidente. A questo livello le funzioni direttive riguardano la determinazione degli obiettivi e delle politiche generali dell’azienda, l’esame di eventuali problemi finanziari, la valutazione e il monitoraggio dell’andamento dell’azienda e dei risultati conseguiti.
  • Direzione generale. A questo livello le funzioni direttive consistono nella programmazione, direzione, coordinamento e controllo di tutta l’attività aziendale, perseguendo gli obiettivi decisi dalla direzione suprema e applicando le sue politiche.
  • Direzione divisionale. Le funzioni direttive sono le stesse di quelle della direzione generale, con la differenza che il loro ambito è ristretto allo specifico settore aziendale e segue i limiti direttivi fissati dalla direzione generale.

Media direzione, i servizi e gli uffici direttivi.

Direzione esecutiva, i reparti e gli uffici subalterni.

Per dividere e specializzare in senso orizzontale il lavoro che si svolge in un’azienda in progressivo sviluppo, è necessario innanzitutto definire gli obiettivi principali e secondari dell’azienda stessa, e le funzioni principali e secondarie che permettono di conseguire gli obiettivi. Le attività vengono poi raggruppate in modo da ottenere il massimo dalle capacità delle persone e dal tipo d’impianti e attrezzature. Il gruppo viene suddiviso secondo il tipo di lavoro svolto, ma anche il tipo di prodotto di cui si occupa, il tipo di processo o di tecnologia che utilizza, il mercato o la clientela che serve, la posizione territoriale, l’attrezzatura che impiega. I segmenti operativi in cui è suddivisa l’attività complessiva dell’azienda permettono combinandosi tra loro di raggiungere l’obiettivo finale.

E’ importante sottolineare che, per stabilire qual è la struttura migliore da adottare, bisogna seguire il criterio della massima efficienza nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

A breve chiariremo i concetti fondamentali di organi, funzioni, unità organizzative, rapporti, prima di passare all’analisi delle diverse forme di struttura.