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Gli abiti e gli accessori del manager in carriera

Tutti noi portiamo dei abiti. In qualunque continente viviamo, a qualunque età, qualunque cosa stiamo facendo.

Gli abiti proteggono il nostro corpo e rispondono a diverse funzioni: sono morbidi e comodi quando vogliamo dormire o quando facciamo sport, sono leggeri quando fa caldo e pesanti quando fa freddo. Non è, però, solo la funzionalità dell’abito che fa sì che lo indossiamo in una determinata occasione: dal momento che gli abiti rappresentano quello che siamo, ciò che scegliamo di indossare parla di noi. La prima impressione che chi ci guarda si fa della persona che siamo è dovuta agli abiti che stiamo indossando in quel determinato momento.

Questi devono essere coerenti con la nostra professione e con il ruolo che vogliamo ricoprire all’interno della società. Il manager nel vestirsi deve seguire delle regole che la sua professione impone nello stesso modo in cui gli infermieri devono portare il camice e le forze dell’ordine devono portare la divisa. Nel caso del manager la scelta dell’abbigliamento segue regole non scritte che diventato palesi se si guarda ai più grandi manager e dirigenti d’azienda: seguono tutti un rigido codice che riguarda l’abbigliamento. Nessuno di loro, infatti, porta la tuta da ginnastica o i jeans e nessuno di loro va mai al lavoro con la camicia sporca o i pantaloni non stirati.

Ecco dunque alcune regole che il manager deve seguire per dare, già attraverso la prima impressione, un’idea della sua professionalità. La prima regola è che gli abiti, sia quelli maschili che quelli femminili, devono essere sempre puliti e in ordine. Il manager riflette, agli occhi degli altri, l’immagine della sua azienda e la trascuratezza non deve mai rientrare tra le sue caratteristiche. Chi trascura il proprio aspetto, infatti, quasi sicuramente trascurerà anche l’immagine dell’azienda per la quale lavora. Vi sono, poi, dei colori da evitare per gli uomini e da usare con moltissima cautela per le donne: il bianco, il rosso, il verde e tutti i colori accesi e brillanti. Le donne potranno avere un guardaroba più variegato rispetto a quello maschile, perché più influenzato dalla moda, ma dovranno comunque attenersi a dei criteri di sobrietà ed eleganza nella scelta degli abiti da usare sul posto di lavoro.

L’abbigliamento da lavoro del manager di sesso maschile o femminile è principalmente composto dall’abito: per gli uomini giacca, pantaloni, camicia e cravatta e per le donne tailleur, camicie, gonne, abiti interi, giacche e pantaloni, tutti coordinati. Sotto all’abito vi è, chiaramente, la biancheria intima che segue anch’essa la moda e che risponde soprattutto alle regole dell’igiene. Sopra l’abito vi possono essere il gilet, il panciotto, il pullover, il maglione, la giacca, il giubbotto, il cappotto, la mantella, la stola e la sciarpa. Gli accessori, coordinati all’abito e a quello che vi si mette sopra, possono essere moltissimi, dalle cravatte alle bretelle, dalle scarpe ai calzini, dalle borsette ai gioielli. Le regole che valgono per gli accessori sono, come per gli abiti, quelle dell’eleganza.

Le scarpe a punta, ad esempio, non devono entrare né nel guardaroba degli uomini né in quello delle donne. Le cinture, questo vale per gli uomini, non si portano insieme alle bretelle. I calzini, sempre per gli uomini, non devono mai essere corti o bianchi a meno che non si partecipi a un torneo di tennis.

La cravatta è un accessorio fondamentale che completa l’abbigliamento maschile e dà un tocco di eleganza e di classe. È la firma di chi la indossa, deve essere scelta come ultimo elemento e abbinarsi sia all’abito che alla fisionomia di chi la indossa. Vietatissime le cravatte dipinte a mano, così come quelle corte, quelle male annodate, quelle abbinate al fermacravatte. Il farfallino sì abbina bene allo smoking se è nero, ma difficilmente si adatta ad altre occasioni.

Nell’abbigliamento delle donne non vi è la cravatta ma i gioielli ricoprono un ruolo simile: non è importante che siano costosi o preziosissimi, è più importante il modo in cui si abbinano all’abito e alla persona. È fondamentale che non siano mai pacchiani o volgari, perché, in tal caso, chi li porta darà l’impressione di essere a sua volta una persona pacchiana e volgare. Per gli uomini come per le donne, dunque, la scelta dell’abito e degli accessori deve essere sempre fatta all’insegna dei principi dell’eleganza e della sobrietà.

Un guardaroba deve attenersi a questo principio e contenere abiti diversi in base alla stagione, all’occasione e alla moda. Chi fosse preoccupato delle influenze sul guardaroba provocate dai continui cambiamenti della moda non ha da temere: la moda tende a essere ciclica, quindi l’abito che in una stagione rientra tra quelli vietatissimi può tornare di moda nella stagione successiva.