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Come riconoscere un annuncio di lavoro truffa

Vi sarà certo capitato di incappare, nella Rete, in una serie di annunci che dichiaravano guadagni facili in breve tempo; questa è una delle caratteristiche principali di quelle che in realtà sono delle vere e proprie truffe, in cui a volte i malcapitati si ritrovano a dover pagare i ‘datori di lavoro’ anziché a essere pagati da loro.

Spesso, è il settore del modeling and imaging ad essere messo sotto torchio dagli imbroglioni. Dietro la richiesta di hostessing per un evento, si può nascondere un tentativo di adescamento; più volentieri si tratta di Catene di Sant’Antonio o Schemi di Ponzi in cui l’emittente cerca di carpire i dati personali e fiscali dell’utente per svuotargli il portafoglio.

Per evitare una fregatura, basta sottoporre ciascuna offerta, ad un semplice test; se questa presenta le suddette caratteristiche, non è un vero annuncio di lavoro:

  • Generalmente, gli annunci-frode si presentano in forma anonima, cosa che secondo l’art. 9 dlgs. 276/2003 è illegale.
  • L’offerta di lavoro arriva tramite un’email non richiesta di un destinatario sconosciuto; se presenta un link o una richiesta di dati personali, ci troviamo di fronte al cosiddetto fenomeno del phishing, ovvero un crimine informatico. Prestare attenzione anche alle offerte ‘non convenzionali’; le nuove tecniche di phising utilizzano infatti i social network come Facebook e LinkedIn e i new media come WhatsApp.
  • L’annuncio spiega poco o nulla del lavoro che si andrà a fare; il gergo è pubblicitario e a dir poco fumoso.
  • C’è un invito a scrivere ad un indirizzo email generico (privo di estensione aziendale), a chiamare un numero di cellulare/Skype/MSN o a contattare una persona che pretende un incontro vis-à-vis.
  • Cercando sulla Rete, non si trovano informazioni relative alla persona da contattare, come un curriculum o un link pubblico con i dettagli della società e del suo ruolo all’interno della società.
  • Alcuni annunci di lavoro truffaldini richiedono delle spese iniziali (ad esempio per l’acquisto di una fornitura di prodotti da vendere, dell’equipaggiamento lavorativo o di un corso preparatorio).
  • Non si parla di retribuzione ma di guadagni: facili, veloci, elevati e mai stabiliti con precisione.
  • Non si fa accenno ad una richiesta di requisiti o caratteristiche specifiche relative al candidato.
  • L’annuncio non indica il nome dell’azienda: solo le agenzie interinali sono autorizzate a non farne menzione; le aziende private che inseriscono autonomamente un annuncio di lavoro sono tenute ad inserire un’esauriente descrizione del settore di competenza, eventualmente iscrizione CCIAA o partita IVA.