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Lavorare con i voucher

Il lavoro occasionale accessorio è quello che garantisce la possibilità di ottenere un pagamento per le proprie prestazioni, attraverso l’erogazione di un voucher. Il voucher non è altro che un ‘buono’ che dà al lavoratore completa copertura assicurativa e pensionistica. Chi può beneficiare di questa nuova proposizione? Gli studenti ad esempio, a patto che abbiano meno di 25 anni e che il lavoro che abbiano intenzione di svolgere sia a cadenza stagionale (vale solo per il settore agricolo); i pensionati, ma anche baby-sitter, giardinieri, hostess per fiere e conferenze.

Il lavoro con erogazione di voucher è garantito per tutti, senza limiti d’età (che è impostato a 25 solo per il settore agricolo) e di settore; ciò che conta, è che il reddito generato dalle prestazioni succitate, che devono essere rigorosamente di natura occasionale, non superi i €5.050 netti, da produrre nel corso di un unico anno solare, e per la totalità delle prestazioni. Questo significa che se si ha più di un datore di lavoro che paga attraverso i voucher, il totale economico prodotto, da tutti i lavori prestati, non deve superare quella cifra, al netto delle tasse. In caso di lavoro accessorio fornito ad imprenditori commerciali o liberi professionisti, il limite è invece posto a 2mila euro.

Come procurarsi i voucher? Basta andare in uno degli sportelli dell’INPS, in Posta, in tabaccheria, e negli sportelli bancari abilitati, oppure online sul sito dell’INPS e acquistare un buono da €10 (ma sono stati emessi anche tagli da €20 e €50), da utilizzare nell’arco di 30 giorni dalla data d’acquisto. Oltre quella data infatti, il buono si considera scaduto e la prestazione in nero. Sarà la stessa Posta o la banca ad occuparsi di erogare il compenso direttamente al lavoratore, entro 24 o 12 mesi dalla riscossione, ma dal momento che il rapporto di lavoro non è di tipo subordinato, sarà il lavoratore a doversi incaricare di comunicare direttamente all’INPS tutti i dettagli relativi all’impiego: data di inizio attività, luogo in cui si svolge, durata ipotizzata, dati anagrafici propri e del proprio committente.

I tagliandi non maturano la possibilità di godere del Trattamento di Fine Rapporto, ma includono al loro interno la percentuale che il committente deve all’INPS per l’assistenza sociale del lavoratore, e all’INAIL, per l’assicurazione del lavoratore da incidenti e infortuni. I voucher sono inoltre esenti da imposizione fiscale, ma non permettono di maturare ferie, giorni di permesso e malattia, o indennizzi per maternità.