Al momento stai visualizzando Guida al Business Plan

Guida al Business Plan

  • Autore dell'articolo:

Il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale nelle iniziative imprenditoriali, in particolare in quelle di rapido sviluppo. Esso viene utilizzato per diversi scopi e ricopre differenti e fondamentali finalità:


• è una guida strategica e in quanto tale è di importanza fondamentale per individuare le strategie da attuare in quanto strumento in grado di delineare i punti di forza e di debolezza

• fornisce tutte le informazioni basilari per la costruzione della struttura finanziaria delle operazioni di acquisizione e stabilisce il benchmark: elemento fondamentale non solo per valutare i risultati aziendali futuri ma anche per valutare eventuali decisioni che devono essere intraprese

• è utilizzato per reperire finanziamenti (IPO, Private Equity o oaltri) sia di capitale di rischio che sotto forma di credito ed è fondamentale nella promozione dei rapporti con i clienti, distributori, fornitori e partner (per esempio in join venture)

Pur essendo un documento di gestione fondamentale per ogni impresa non è possibile proporne un modello standardizzato perché le circostanze alle quali il Business Plan deve rispondere sono estremamente differenziate.

Teniamo presente che ogni azienda, durante il corso della sua esistenza, attraversa diverse fasi, riconosciute dalla letteratura che in maggioranza è concorde nel delineare tre passaggi fondamentali durante il corso della vita di un’azienda: avvio, sviluppo e maturità.

Ogni qual volta l’azienda si trova ad effettuare un passaggio da uno stato all’altro è costretta ad affrontare un momento cruciale della sua esistenza e si trova ad avere a che fare con cambiamenti importanti. Tratti tipici di ognuno di questi passaggi sono solitamente: l’aumento del numero di dipendenti e l’incremento dei ricavi se non anche delle linee di prodotto e dei beni aziendali. Per ognuna di queste fasi si rivela quindi fondamentale un aggiornamento del Business Plan. Proprio queste continue modifiche ci permettono di capire qual’è la prima caratteristica del Business Plan: essere uno strumento assolutamente dinamico.

I dati a cui attingeremo sono basati per lo più sull’esperienza maturata in aziende in fase di start-up o comunque in rapida crescita. Quello che abbiamo prodotto vuole essere uno strumento per un investitore nel capitale di rischio utile nella fase di analisi e valutazione. Chiunque utilizzerà questa guida dovrà adattarne i contenuti alla propria situazione reale, modificandoli e trasformandoli.

Abbiamo visto come sia difficile pensare ad un’idea standard di Business Plan. E’ vero, però, che esistono dei principi generali che ognuno dovrebbe tenere presente nella stesura di questo documento.
Il Business Plan deve chiarire le caratteristiche principali del piano e di conseguenza i prodotti che l’azienda intende sviluppare e i mercati a cui ha intenzione di rivolgersi. Un occhio attento dovrà essere sempre rivolto alle risorse realmente a disposizione. Insomma: si dovrà trovare un intelligente equilibrio tra ambizione e fattibilità. Altro punto importante è la dettagliata analisi dei trends.

Cosa è cambiato nell’azienda? Quali sono i motivi per cui sono avvenuti tali cambiamenti? Innovazioni tecnologiche, rinnovamento del management aziendale, innovazione tecnologica e nuovo interesse in prodotti del settore sono tutti elementi che non possono mancare nel Business Plan. Questo documento non è diretto al grande pubblico: bisognerà quindi evitare gli slogan e spingere invece sulle motivazioni che rendono il progetto aziendale appetibile. Inutile dire che la stesura del Business Plan va curata nei minimi dettagli: ortografia, professionalità, accuratezza nei dettagli sono tutti elementi che fanno la differenza.

La lunghezza ottimale è dalle 30 alle 50 pagine: completezza e sintesi sono gli elementi che rendono un Business Plan praticamente perfetto. Altro consiglio è quello di citare fonti esterne e autorevoli per sostenere i vostri dati. Anche lo stile è importante: sceglietene uno pulito, deciso e positivo e il vostro piano sarà vincente.

Altro aspetto fondamentale da tenere presente nella compilazione del piano è la riservatezza per evitare che la divulgazione di informazioni possa in qualche modo danneggiare l’azienda. Accordi di riservatezza e numerazione di controllo sono due metodi fondamentali per evitare spiacevoli inconvenienti in tema di riservatezza. Il primo (accordo di riservatezza) è una dichiarazione, scritta o verbale, in cui è fatto divieto di copiare, trasmettere o diffondere con qualsiasi mezzo le informazioni contenute nel piano, in quanto proprietà esclusiva dell’azienda. Spesso gli investitori non gradiscono questa proposta che deve quindi essere giustamente motivata.

Il secondo metodo (numerazione di controllo) prevede la presenza di un’apposita numerazione, di solito sulla prima pagina del piano, che fa riferimento ad un registro di proprietà dell’imprenditore. Questo numero di controllo permette di tenere traccia delle persone a cui è stato consegnato il piano e della data in cui questa consegna è avvenuta. Questa procedura facilità il procedimento di restituzione del Business Plan da parte dei mancati investitori a cui è stato consegnato il piano.

Passiamo ora alla composizione del Business Plan, che si compone di parti specifiche:

• Executive Summary: è di gran lunga, la più importante delle parti del Business Plan. Esso infatti è il primo contatto che gli investitori hanno con questo documento e che li porterà a decidere se continuarne o meno la lettura. Esso deve quindi riportare tutti gli elementi più rilevanti e far comprendere, in un ristretto numero di pagine, ciò che rende il Business Plan unico e meritevole di essere letto fino in fondo.

• La società
• I prodotti
• L’analisi del settore
• L’analisi di mercato
• La strategia di marketing
• La struttura del management
• Il piano di realizzazione
• I capitali necessari
• Le informazioni finanziarie

Tutte queste parti verranno analizzate in maniera dettagliata nei prossimi capitoli.