Ecco un altro marchio che fa girare la testa alle donne (e non solo) italiane e non.
Stiamo parlando di Max Mara, azienda che ha aperto i suoi battenti nel 1951, a Reggio Emilia (dove ha anche la sua attuale sede centrale), grazie all’idea di Achille Maramotti. Inizialmente il marchio si chiamò “Maramotti Confezioni” ma la sua crescita ed il successo furono molto veloci, tanto che in pochi anni i dipendenti furono già duecento ed il proprietario arrivò alla decisione di mettere un nome che avesse un impatto differente ed ancor più di impressione sul pubblico.
Il fondatore partì con la “semplice” idea di creare una linea di abbigliamento da donna di qualità e classe, in un’Italia, dove la moda era ancora frutto dell’artigianato. Ma la prima collezione presentò molto di più di quello che una donna italiana si sarebbe aspettata: un cappotto cammello ed un tailleur di color rosso, il tutto creato con linee precise ed essenziali, senza esagerazioni. L’ispirazione proveniva dalla moda francese, pur mantenendo le linee della moda nostrana. Questo mix dava “un tocco” di approvazione maggiore da parte della clientela italiana. Ovviamente il successo è arrivato immediatamente e non ha smesso di aumentare.
Dagli anni sessanta in poi, tutto andò ancora a migliorare e Max Mara puntava non solo sull’eleganza, ma anche sulla sportività, coinvolgendo un pubblico ancora maggiore. Inoltre ci furono anche delle collaborazioni con nomi importanti della moda come Luciano Soprani, Emanuelle Khan, Graziella Fontana e Lison Bonfis. Da qui i risultati furono le nuove collezioni My Fair e Pop. Successivamente arrivò il momento delle collaborazioni con Anne Marie Beretta, Guy Paulin, Jean Charles de Castelbajac, Nanni Strada e Jacques Delahaye. Ma ovviamente non sono stati gli unici che hanno avuto il piacere di mettere le loro idee nelle linee di Max Mara.
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Le collezioni diventarono anche molto più giovani e, a dare il via a questa nuova idea, ci fu quella che porta il nome di Sportmax.
Anche gli anni ’80 e ’90, portarono delle variazioni e dei successi molto apprezzabili che sono rimasti nella storia della moda internazionale. Insieme alla popolarità, arrivò anche il momento della creazione di altri tre nuovi marchi: ‘S Max Mara, Sportmax Code e Occhiali Max Mara.
Il successo dell’azienda ha sempre creato delle ondate di ottimismo e di altre nuove idee nell’ambiente di lavoro, al punto di arrivare a dei fatturati attuali veramente altissimi e ad una rete di oltre duemila negozi monomarca sparsi in oltre un centinaio di Paesi nel mondo, dando lavoro a più di 4500 dipendenti che permettono la creazione e la vendita di un elevato numero di modelli che appartengono a 23 differenti linee.
Hai idea di quante possano essere le opportunità lavorative in un’azienda di questa importanza e successo? C’è anche da contare che le figure professionali sono tante e diverse che potrebbero rispecchiarsi nella tua personalità e nelle tue capacità professionali e non.
Certo, lavorare in Max Mara, non è come bere un bicchier d’acqua ma non è detto che non ci siano delle possibilità. Come sai, le redini di un’azienda non bastano per portarla avanti, ci sono anche molte altre menti e forze lavoro che la mandano avanti. Quale potrebbe essere la mansione adatta a te? Quale potrebbe essere la tua posizione in una simile azienda? Quali sono le tue qualità?
Fai un po’ di “calcoli”, riguarda il tuo curriculum vitae e prova a guardare il sito ufficiale di Max Mara: www.maxmara.com . Potrai utilizzare l’applicazione per trovare i negozi vicino a te e potrai decidere se dare un’occhiata anche agli annunci sulla pagina http://joinus.maxmarafashiongroup.com/it/ .
Se c’è qualche offerta che ti interessa, non aspettare ed invia il tuo C.V. ! Provare non basta mai!